Sono a casa come insegnante esattamente dal 5 marzo 2020, sono 21 giorni circa. E’tutto così surreale,la fila al supermercato per le confezioni di diciotto uova bianche di gallina livornese mai viste prima, il lievito di birra che non si trova; un giorno però ne trovo un panetto da 500 grammi e impazzisco di felicità, per la farina idem. Sembra davvero di essere in guerra, ma contro un nemico invisibile:il covid-19. Di positivo c’è che trovo qualche ritaglio di tempo in più per aggiornare il mio blog e per scrivere questo racconto. Le giornate hanno preso un ritmo un pò diverso dalla routine quotidiana, di bello c’è anche che ci si può permettere di andare a letto più tardi e che si dorme di più. Almeno ci si dimentica di questa situazione. Questo aspetto mi piace, dà l’illusione che siano iniziate le vacanze estive. A parte il fatto che la vacanza sarà dentro casa, ma questo è un piccolo particolare a cui per un pò toccherà fare l’abitudin